Inauguriamo oggi una nuova rubrica di Perugia city, che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Si tratta di "Perugini nel mondo" e parte con l'apporto di due concittadini che ci scriveranno la loro rispettivamente da Shanghai e da Kyoto. Partiamo subito alla scoperta della nuova Cina con Xiao Giou (è un nome di fantasia, il nostro autore vuole rimanere riservato):
Per sfatare il mito di una cultura orientale percepita come lontana, un perugino si è mosso per capire la Cina. Con la scusa di un tirocinio al Consolato Italiano a Shanghai, si può tentare di disvelare un mondo che non è solo ristoranti cinesi e lavoro nero. Anzi, l’accento va messo sulla coesistenza di passato povero e ricca modernità, grattacieli e baraccopoli, quartieri turistici (Xintiandi e Yu Yuan, dove un caffè costa anche 5 euro) e tavolini all’aperto (dove 6 baozi si pagano 6 centesimi) che convivono con 15 (e più) milioni di persone. Un costo della vita basso (1,2 euro per 20 minuti di taxi, 20 centesimi per una corsa di qualsiasi lunghezza in autobus, massimo 40 a tratta con la metropolitana) e una linea di metrò costruita in 6 mesi (la nona); connubio ben rappresentato dalla miriade di cartelli che pervadono la città: “better city, better life”, che tanto mi hanno ricordato (per le fattezze e il parlarne) la cartellonistica perugina dedicata al PUM. Stipendi medi di 130 euro a persona permettono alle famiglie di mantenere un figlio unico che, vivendo in una metropoli, talvolta pretende più di quello che ha, veste di marca (finta), ha l’ambizione e la speranza di arricchirsi facilmente. Con genitori che difficilmente arrivano alla fine del mese, abbigliamento che lascia a desiderare, assenza di stile. Allo stesso tempo, l’inquinamento crescente convive con dei balzi tecnologici enormi, ed una inusueta attenzione per la questione ambientale, molto più cara ai cinesi che a noi; infatti, l’emorne mole di traffico cittadino, snellito da strade a 6-8 corsie, è compensata dai motorini elettrici, dalle biciclette e dai carretti delle corsie promiscue. E tornando da Nanjing (storica capitale sino al 1949 tra varie vicissitudini, a 3 ore da Shanghai) è facile capire anche quanto la tecnologia pervada il sistema dei trasporti: il treno veloce Nanjing-Shanghai è attrezzato come un aereo, con tanto di hostess e perfino l’airsickness, la bustina per il mal d’aereo…Ci auguriamo che anche questa rubrica sia di vostro gradimento, e se vorrete partecipare, visto che Perugia city viene letto molto anche all'estero (USA, Germania, Inghilterra, Belgio...), presumibilmente da perugini "espatriati", contattateci e pubblicheremo i vostri contributi!
Vostro, Xiao Giou