25/10/08, lezioni in piazza a Perugia
(by Diario della protesta)
(by Diario della protesta)
E' tempo di mobilitazione per gli studenti di Perugia. Come in tutta Italia, monta in città la protesta del mondo dell'istruzione contro la riforma del sistema scolastico, proposta dal ministro Gelmini attraverso il piano programmatico dell'art. 64 della legge 133/08 (per maggiori informazioni sulla riforma vi rimando ad un articolo di Repubblica che riporta il testo di legge e i motivi di una protesta che da settimane mobilita il mondo della scuola).
Sono già state numerose le assemblee tenutesi nelle aule di licei e facoltà universitarie cittadini, e varie le forme di protesta attuate contro la riforma, che vanno dall'autogestione del dipartimento di Matematica e Informatica all'interno del Polo Universitario di via Pascoli, alle lezioni in piazza che si sono tenute per vari giorni sulle scalette dinanzi Palazzo dei Priori, sotto lo slogan "Noi la crisi non la paghiamo". E a Lettere e Filosofia si è tenuto un Consiglio di Facoltà a porte aperte.
Nella giornata di martedì 28 ottobre si è svolta una manifestazione generale di protesta a Perugia, nella mattinata a partire dalle ore 10.00 da Piazza Morlacchi per finire in Piazza dell'Università, davanti al Rettorato. A seguire nel pomeriggio c'è stato un altro corteo da piazza IV Novembre. La manifestazione, aperta a studenti di ogni ordine e grado, famiglie, professori e ricercatori, ha coinvolto circa 5000 persone ed ha preceduto la manifestazione nazionale che si è tenuta a Roma il 30 ottobre, per la quale si sono mossi numerosi pulmann da Perugia.
Gran parte degli studenti universitari perugini che si sono mobilitati si sono riuniti in un movimento spontaneo, gli Studenti Autoconvocati Perugia, che si sono riuniti tutte le sere nell'Aula I/ 2 di Matematica e Fisica, occupata e gestita autonomamente per oltre 20 giorni.
Tra le varie forme di protesta attuate, gli sudenti perugini si sono improvvisati lavavetri ai semafori, presso i quali hanno effettuato un volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei tagli all'Università, quantificati da La Nazione in 30 milioni di € in meno per l'Università di Perugia.
Sono già state numerose le assemblee tenutesi nelle aule di licei e facoltà universitarie cittadini, e varie le forme di protesta attuate contro la riforma, che vanno dall'autogestione del dipartimento di Matematica e Informatica all'interno del Polo Universitario di via Pascoli, alle lezioni in piazza che si sono tenute per vari giorni sulle scalette dinanzi Palazzo dei Priori, sotto lo slogan "Noi la crisi non la paghiamo". E a Lettere e Filosofia si è tenuto un Consiglio di Facoltà a porte aperte.
Nella giornata di martedì 28 ottobre si è svolta una manifestazione generale di protesta a Perugia, nella mattinata a partire dalle ore 10.00 da Piazza Morlacchi per finire in Piazza dell'Università, davanti al Rettorato. A seguire nel pomeriggio c'è stato un altro corteo da piazza IV Novembre. La manifestazione, aperta a studenti di ogni ordine e grado, famiglie, professori e ricercatori, ha coinvolto circa 5000 persone ed ha preceduto la manifestazione nazionale che si è tenuta a Roma il 30 ottobre, per la quale si sono mossi numerosi pulmann da Perugia.
Gran parte degli studenti universitari perugini che si sono mobilitati si sono riuniti in un movimento spontaneo, gli Studenti Autoconvocati Perugia, che si sono riuniti tutte le sere nell'Aula I/ 2 di Matematica e Fisica, occupata e gestita autonomamente per oltre 20 giorni.
Tra le varie forme di protesta attuate, gli sudenti perugini si sono improvvisati lavavetri ai semafori, presso i quali hanno effettuato un volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei tagli all'Università, quantificati da La Nazione in 30 milioni di € in meno per l'Università di Perugia.