Magari è capitato anche a voi ultimamente, passeggiando per il centro, di aver notato qualcosa di strano guardando i cartelli stradali. Cuori infranti da sensi unici, omini vitruviani stilizzati, angeli che diventano frecce di direzione. Se li avete visti, state pure tranquilli: non si tratta di un atto vandalico, ma dell'eccentrica e romantica arte di un artista che sta girando tutta l'Italia, sticker alla mano.
Lui si chiama Clet Abrhams, è un artista bretone che da quasi vent'anni vive a Firenze; è diventato famoso soprattutto su internet grazie a queste sue particolari interpretazioni dei cartelli stradali e con i quali sta conquistando una discreta popolarità anche offline. Ciò che differenzia Clet dagli altri writers e artisti di strada è la tecnica che usa per le sue opere: anziché bomboletta e vernice usa adesivi da incollare ai cartelli, facilmente staccabili e molto meno invasivi rispetto ai colorati murales che spesso incontriamo a spasso per la città.
Perugia è un'altra delle città che l'eccentrico artista ha "conquistato" con le sue rivisitazioni della cartellonistica stradale: prima del capoluogo umbro Clet ha fatto tappa in altri centri importanti come Torino, Bologna, Roma, Pistoia e Arezzo, fino ad attraversare i confini italiani per sbarcare a Londra e poi a Valencia. Un modo originale e simpatico di concepire la street art; un tocco ironico e un pizzico di poesia alla segnaletica che spesso però ha fatto andare su tutte le furie le autorità comunali e i Vigili urbani delle città visitate, i quali hanno denunciato la potenziale pericolosità dei nuovi segnali "modificati".
Per ora, però, almeno a Perugia nessuno si è lamentato dei nuovi cartelli, e così le opere di Clet sono ancora in bella mostra, ben visibili, per tutto il centro storico.
Le immagini che vedete in questo articolo (in alto e quelle a seguire) sono solo alcune tipologie di cartelli che il bretone ha disseminato per Perugia. Queste immagini le abbiamo scattate a Porta Sant'Angelo: per l'ultima fotografia ringraziamo Laura Bartocci. Altri cartelli "reinterpretati" sono stati avvistati davanti a Galleria Kennedy, presso il Duomo e lungo Corso Cavour.
Se anche voi avete visto i cartelli di Clet mandateci delle fotografie!