Tra le tante passeggiate attraverso il dedalo di stradine del centro storico, vi proponiamo un percorso nel cuore della Perugia medievale che tocca i luoghi più importanti del rione Sant’Angelo.
L’itinerario inizia in piazza Morlacchi, a quattro passi dal centralissimo Corso Vannucci; questa piazza è uno dei luoghi preferiti dai giovani per consumare l’aperitivo. Da qui, si scende in via Cesare Battisti, dalla quale si può godere di una suggestiva visione della parte bassa della città. La strada passa sopra Via Appia, dove il vecchio acquedotto è divenuto un camminamento pedonale; alla vostra destra potrete ammirare l’arco dell’Acquedotto, mentre a sinistra ammirerete la campagna perugina, le basse casette medievali e - più lontane - le strutture universitarie. Aguzzando la vista, si possono notare gli antichi stabilimenti della Perugina. Al termine della strada, si apre la frenetica piazza Grimana, con i suoi semafori e il continuo vociare. L’aspetto più moderno di Perugia qui si fonde con la storia: l’austero Arco Etrusco si erge alla vostra destra, segnando l’ingresso nel centro storico; a sinistra, invece, si trova l’elegante Palazzo Gallenga, che ospita da tempo l’Università degli Stranieri.
Prendete un bel respiro e imboccate Corso Garibaldi: inizia una leggera salita. Sebbene sia trafficata da macchine e motorini, Corso Garibaldi non perde il suo fascino medievale. Le antiche case si alternano a monasteri e chiesette, spesso consacrate. Essendo una zona ad alta concentrazione studentesca, all’interno degli edifici sorgono le attività commerciali più disparate: dalle cartolerie ai numerosi e ottimi kebabbari, fino alle lavanderie a gettoni. Non dimenticate di affacciarvi all’interno dei tantissimi viottolini che si diramano dalla via principale: scoprirete una miriade di scorci deliziosi, piccoli archi, giardini, orticelli e corti interne. Date, inoltre, uno sguardo più attento agli architravi degli usci delle case: su molti di loro, infatti, sono presenti ceramiche sacre o disegni in pietra che anticamente simboleggiavano sia lo status sociale del padrone di casa, sia l’appartenenza ad una corporazione di mestiere.
In cima a Corso Garibaldi si trova l’imponente Cassero di Porta Sant’Angelo, costruito nel 1300 a scopo difensivo. L’impressione che l’edificio suscita è davvero enorme; ai suoi lati vigono le mura, ancora perfettamente conservate. Pagando un biglietto molto economico è possibile entrare dentro al Cassero e visitare il Museo delle Porte e delle Mura Urbiche. In cima alla torre, lo spettacolo che vi aspetta è da mozzare il fiato: dal punto più alto di Perugia, dominerete i tetti di tutta la città e le campagne limitrofe. Se poi la giornata è particolarmente serena, è probabile che non vogliate più scendere!
Il corridoio che porta all’ingresso del Cassero procede verso destra, in leggera pendenza: al termine delle scale si apre il piccolo e curato prato del Tempio di San Michele Arcangelo. L’origine di questa chiesa - tra le più antiche di Perugia - si perde nella nebbia dei tempi: risalente al V secolo d.C., è stato ricostruito sulla base di un tempio romano, che a sua volta si ergeva su un territorio considerato sacro dagli Etruschi. La pianta circolare e la sua architettura interna sono particolarmente interessanti: l’altare al centro della chiesa e la commistione di vari stili avvicendatisi nei secoli, la rendono uno scenario stupendo soprattutto per i matrimoni, che si susseguono continuamente dalla metà di aprile fino a ottobre inoltrato.
A lato del tempio, appena fuori le mura, si sviluppa il Parco Sant’Angelo, spazio verde di circa 4 ettari attrezzato sia per gli amanti dello sport che per ospitare manifestazioni culturali, come i diversi festival teatrali e musicali organizzati durante l’anno, specialmente d’estate. Oltre le mura si trova anche il Convento di Monteripido, a circa 500 metri dal Cassero.
In alto, Tempio di Sant'Angelo, foto by Aracuano